Di Tennesee Williams
Traduzione di Gerardo Guerrieri
Regia Massimo Greco
Con Francesco Petruzzelli, Francesco Sferrazza Papa, Silvia Valsesia, Elisabetta Vergani
Musica dal vivo Luca Grazioli
Scenografie Alberto Favretto
Progetto video Fabio Cinicola
Progetto luci Luca Siola
Costumi Nadia Venegoni
Progetto grafico Andrea Meroni
Produzione Emisfero Destro Teatro, Teatro Out Off
Anno di produzione 2013
“Forse non ho più nient’altro di buono da dire”. Per nostra fortuna non fu così.
La storia narra le vicende di una famiglia americana decedura durante l’epoca post-bellica degli anni ’30, in uno Stato del Sud. Amanda, la madre, ricorda di quando era una ragazza ammirata e corteggiata ma allo stesso tempo è consapevole della sua attuale condizione, che la costringe a una dura lotta giornaliera per il mantenimento di un nucleo famigliare solo apparentemente solido e unito. Ha un figlio, Tom, e una figlia zoppa, Laura, ragazza fragile, rimida, inadatta alla vita che custodisce con immensa cura la collezione di piccoli animali di vetro che dà il nome e il senso all’intero dramma. Amanda tenta di contrastare questa fragilità con tale vitalità da riuscire a convincere Tom a invitare a pranzo un collega di lavoro, coltivando in cuor suo la spedanza che dall’incontro con Laura possa nascere un rapporto, un dialogo, qualcosa che provochi un mutamento. Tom invita Jim O’ Connnor, di cui Laura era segretamente invaghita ai tempi del liceo, la personificazione dell’ideale di Laura. Jim è infatti educato, cortese, impeccabile ma la speranza subito delusa di un futuro, l’ennesima illusione spezzata rompono per sempre il labile e precario equilibri di quel fragile nucleo familiare. Tom parte per sempre portandosi via il suo fagotto pieno di rimorsi.